ERITREA – L’ARCHITETTURA COLONIALE ITALIANA è il titolo del libro fotografico di Roberto Guiot (prefazione di Alberto Alpozzi). Un nuovo testo che valorizza il patrimonio storico-culturale della città di Asmara e che ne approfondisce la sua conoscenza.
Disponibile dal 1° luglio 2019 il nuovo libro “Eritrea – L’architettura coloniale italiana” a soli Euro 20,00+sp. Ordine via mail a ilfarodimussolini@libero.it. Pagamenti tramite Paypal, Postepay o bonifico. (No contrassegno)
Dall’introduzione dell’autore: “Grandi architetti giunsero in Eritrea e alle classiche costruzioni di fine 800 primi 900 con forme classicheggianti con colonnati, bifore, facciate e balconi di ispirazione liberty si aggiunsero veri capolavori di architettura razionalista e futurista di bellezza tale che nel 2018 l’Unesco ha dichiarato Asmara patrimonio dell’umanità.”
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Nel libro troverete fotografie e schede dei seguenti edifici e luoghi di Asmara nella lista World Heritage:
Albergo Italia, Africa Pension, Quartiere dei Villini, Caravanserraglio, Piazza Roma, Piazza Michele Bianchi, Ufficio Postale, Albergo Hamasien, Teatro Asmara, Cattedrale, Stazione ferroviaria, Cimitero, Farmacia Centrale, Cinema Croce Rossa, Cinema Impero, Cinema Roma, Cinema Odeon, Sede R.A.C.I., Fiat Tagliero, Palazzo Gheresadik, Grande Moschea, Bar Zilli, Cattedrale ortodossa, Fontana Mai Jah Jah, Cinema Capitol, Ag. Lancia, Villa Grazia, Villa Avram, Villa Laila, Villa Tagliero, Villa Venezia, Palazzina BNL, Corso del Re, Monopoli Tabacchi, Bristol Pension, Viale Mussolini, Palazzo Mutton, Bar e caffè e inoltre scorci delle città di Cheren, Decamere e Massaua.
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Dalla prefazione di Alpozzi: “L’attenzione si focalizza sulla città di Asmara, emblematica per la sua evoluzione urbanistica e architettonica ma troviamo anche scorci di Cheren, Decamere e della martoriata Massaua.
Una sorta di piccola guida storico-architettonica per chi volesse viverla o visitarla. Edificio per edificio, caffè dopo caffè oppure un karkadè.
Tra cinema e teatri l’autore ci porta a passeggio con lui per conoscere la storia dell’architettura coloniale di questo paese che tanto abbiamo amato e tanto amiamo ancora per i profondi legami storici che ci legano.
Guiot ama particolarmente questa città e la conosce perfettamente tanto da poterne fare una mappa mentale quando te la racconta e descrive.
Questa mappa, insieme alla sue fotografie, si sono trasformate in un libro che vuole essere un omaggio agli eritrei che l’hanno conservata e la amano e a quegli italiani che tanto diedero a questa terra per più di mezzo secolo.”
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Grazie per la lodevole ricerca nell’abisso del passato che convalida il presente, attraverso la potente dinamica della fotografia, indelebile testimonianza della creativita’ del genio umano con tutti i suoi difetti e capricci.
Yusuf Berhanu
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Molto bello
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